Una volta scelta la razza che
fa per noi, dobbiamo attivarci per trovare qualcuno che abbia una cucciolata in
vendita.
Merita visitare più
allevamenti, parlare con i proprietari e valutare il modo di allevare i cani.
Non avere riserve nel rivolgersi ad altri nel caso in cui non fossimo
soddisfatti, i cani ben tenuti e la passione che esprime il proprietario,
devono essere convincenti.
L’ottimo sarebbe trovare una
cucciolata dove tutti i cuccioli sono disponibili per la vendita, se invece
sono stati venduti tutti tranne uno, forse è meglio lasciar perdere. Occhi
esperti sicuramente avranno scelto i migliori lasciando il cucciolo
all'apparenza meno idoneo. Non sempre è così, ma scegliere il cucciolo
all'interno di un’intera cucciolata è sempre meglio.
Poniamo l’ipotesi di una
cucciolata “integra”, avremo già scelto con ponderatezza il sesso e quindi ci
facciamo mostrare solo gli esemplari di quel sesso.
Personalmente ho i miei metodi
per scegliere, cerco di mettere da parte il “cuore” e mi trasformo in un freddo
esperto di cuccioli, guardando solo le caratteristiche che mi interessano.
Insieme al sesso avremo già
le idee chiare sul carattere che vorremmo avesse il nostro futuro cane da
tartufo, dobbiamo ricercare quindi i segni premonitori di quello che sarà il
carattere del futuro compagno di avventure.
Non sempre risulta facile
scegliere e non è scontato che le nostre previsioni siano giuste, però è sempre
meglio ponderare la scelta in base a precisi segni anziché scegliere quello più
simpatico o quello di un colore anziché un altro o peggio ancora farlo
scegliere all'allevatore.
I parametri che possiamo
valutare e che maggiormente ci interessano sono: il carattere, la dominanza e
la volontà di interazione nei confronti umani
Prego l’allevatore di portarmi
un cucciolo alla volta, lontano dai box, e lo faccio liberare in un prato, un
piazzale o comunque dove c’è un po’ di spazio aperto.
Appena liberato il cucciolo
possiamo già vedere qualcosa.
Separato dai fratelli e/o
dalla mamma e trovandosi solo in un ambiente diverso dal solito, noteremo i
suoi comportamenti senza dire o fare niente. Potrebbe mostrarsi timoroso della
situazione, cercare rifugio, schiacciarsi a terra, segni di insicurezza verso
una nuova situazione che non ha niente di pericoloso, ma semplicemente diversa.
Oppure potrebbe essere
allegro e spontaneo, incurante dell’assenza dei fratelli e in cerca di qualcosa
da fare. Questo sarà un segno di cucciolo tranquillo sempre pronto a situazioni
nuove.
Possiamo fare delle piccole
prove per valutare la dominanza, ad esempio ponendoci alle spalle del cucciolo
possiamo sollevarlo da terra prendendolo con le mani sotto le zampe anteriori e
lasciarlo penzolare qualche istante.
Questa posizione non lascia
vie di scampo al cucciolo e lo rende inerme, non può mordere e non può far
niente con le zampe.
Il cucciolo con tendenze di
sottomissione attiva o passiva resta immobile, non può far niente e si fida
dell’umano che lo sostiene. Può farlo per paura (passivo) o semplice mente
perché si fida dell’essere superiore e si lascia sorreggere senza timore
(attivo).
Il cucciolo con tendenza alla
dominanza non ci sta. Si divincola, cerca di aiutarsi con le zampe posteriori,
mugola, agita la testa e tutto ciò che riesce a muovere, finchè non lo lasciamo
o si sarà reso conto di non essere all'altezza e allora anche lui cederà alla
nostra dominanza.
Altro esercizio è quello di
far muovere liberamente il cucciolo senza dire o fare niente, col cucciolo
distante qualche metro ci si accovaccia e si battono le mani per attirare
l’attenzione, il cucciolo che cerca interazione si avvicinerà allegramente per
vedere cos'ha di interessante l’umano, diversamente un cane poco incline alla
socializzazione con l’uomo, ignorerà lo stimolo o comunque non desterà molta
attrazione.
Ulteriore prova è quella di
far muovere il cucciolo senza parlare o fare niente. Iniziamo a camminare in
silenzio verso il cucciolo, quando questi ci avrà notato continuiamo a
camminare cambiando continuamente direzione. Il cane sottomesso attivo con
molta probabilità tenderà a seguirci, l’istinto gli dice di seguirci,
sicuramente lo condurremo verso qualcosa di positivo. Il cane con poca
predisposizione alla socializzazione sarà attratto per molto poco e finirà
presto per indirizzarsi altrove lasciandoci andare da soli.
Spesso sono i dominati ad
avere questi atteggiamenti di “riluttanza” nei nostri confronti e spesso sono i
sottomessi invece ad essere attratti da noi. Tra i sottomessi ricordiamoci che
ci sono i passivi e gli attivi, la difficoltà maggiore sta proprio
nell'individuare queste due differenze.
Sceglieremo quindi quel
cucciolo con le predisposizioni che ci interessano. In sostanza sceglieremo un
dominante maschio quale futuro “battitore” veloce che faccia da esploratore
avendo sicuramente una cerca ampia utilissima per certi tipi di cerca.
Diversamente per cerche meticolose in spazi ristretti molto battuti da altri
tartufai, sarà più utile una femmina tendenzialmente sottomessa ma attiva che,
molto probabilmente, diventerà una canina calma, con cerca meticolosa nei
piccoli spazi.
Il prossimo post riguarderà
l’accoglienza del nuovo arrivato in famiglia, iniziando dall'analisi della vita
del cucciolo all'interno dell’allevamento e al trasporto dalla vecchia dimore
alla nostra abitazione.
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