lunedì 3 giugno 2013

LA SCELTA DEL CUCCIOLO

Una volta scelta la razza che fa per noi, dobbiamo attivarci per trovare qualcuno che abbia una cucciolata in vendita.
Merita visitare più allevamenti, parlare con i proprietari e valutare il modo di allevare i cani. Non avere riserve nel rivolgersi ad altri nel caso in cui non fossimo soddisfatti, i cani ben tenuti e la passione che esprime il proprietario, devono essere convincenti.
L’ottimo sarebbe trovare una cucciolata dove tutti i cuccioli sono disponibili per la vendita, se invece sono stati venduti tutti tranne uno, forse è meglio lasciar perdere. Occhi esperti sicuramente avranno scelto i migliori lasciando il cucciolo all'apparenza meno idoneo. Non sempre è così, ma scegliere il cucciolo all'interno di un’intera cucciolata è sempre meglio.
Poniamo l’ipotesi di una cucciolata “integra”, avremo già scelto con ponderatezza il sesso e quindi ci facciamo mostrare solo gli esemplari di quel sesso.
Personalmente ho i miei metodi per scegliere, cerco di mettere da parte il “cuore” e mi trasformo in un freddo esperto di cuccioli, guardando solo le caratteristiche che mi interessano.
Insieme al sesso avremo già le idee chiare sul carattere che vorremmo avesse il nostro futuro cane da tartufo, dobbiamo ricercare quindi i segni premonitori di quello che sarà il carattere del futuro compagno di avventure.
Non sempre risulta facile scegliere e non è scontato che le nostre previsioni siano giuste, però è sempre meglio ponderare la scelta in base a precisi segni anziché scegliere quello più simpatico o quello di un colore anziché un altro o peggio ancora farlo scegliere all'allevatore.
I parametri che possiamo valutare e che maggiormente ci interessano sono: il carattere, la dominanza e la volontà di interazione nei confronti umani
Prego l’allevatore di portarmi un cucciolo alla volta, lontano dai box, e lo faccio liberare in un prato, un piazzale o comunque dove c’è un po’ di spazio aperto.
Appena liberato il cucciolo possiamo già vedere qualcosa.
Separato dai fratelli e/o dalla mamma e trovandosi solo in un ambiente diverso dal solito, noteremo i suoi comportamenti senza dire o fare niente. Potrebbe mostrarsi timoroso della situazione, cercare rifugio, schiacciarsi a terra, segni di insicurezza verso una nuova situazione che non ha niente di pericoloso, ma semplicemente diversa.
Oppure potrebbe essere allegro e spontaneo, incurante dell’assenza dei fratelli e in cerca di qualcosa da fare. Questo sarà un segno di cucciolo tranquillo sempre pronto a situazioni nuove.
Possiamo fare delle piccole prove per valutare la dominanza, ad esempio ponendoci alle spalle del cucciolo possiamo sollevarlo da terra prendendolo con le mani sotto le zampe anteriori e lasciarlo penzolare qualche istante.
Questa posizione non lascia vie di scampo al cucciolo e lo rende inerme, non può mordere e non può far niente con le zampe.
Il cucciolo con tendenze di sottomissione attiva o passiva resta immobile, non può far niente e si fida dell’umano che lo sostiene. Può farlo per paura (passivo) o semplice mente perché si fida dell’essere superiore e si lascia sorreggere senza timore (attivo).
Il cucciolo con tendenza alla dominanza non ci sta. Si divincola, cerca di aiutarsi con le zampe posteriori, mugola, agita la testa e tutto ciò che riesce a muovere, finchè non lo lasciamo o si sarà reso conto di non essere all'altezza e allora anche lui cederà alla nostra dominanza.
Altro esercizio è quello di far muovere liberamente il cucciolo senza dire o fare niente, col cucciolo distante qualche metro ci si accovaccia e si battono le mani per attirare l’attenzione, il cucciolo che cerca interazione si avvicinerà allegramente per vedere cos'ha di interessante l’umano, diversamente un cane poco incline alla socializzazione con l’uomo, ignorerà lo stimolo o comunque non desterà molta attrazione.
Ulteriore prova è quella di far muovere il cucciolo senza parlare o fare niente. Iniziamo a camminare in silenzio verso il cucciolo, quando questi ci avrà notato continuiamo a camminare cambiando continuamente direzione. Il cane sottomesso attivo con molta probabilità tenderà a seguirci, l’istinto gli dice di seguirci, sicuramente lo condurremo verso qualcosa di positivo. Il cane con poca predisposizione alla socializzazione sarà attratto per molto poco e finirà presto per indirizzarsi altrove lasciandoci andare da soli.
Spesso sono i dominati ad avere questi atteggiamenti di “riluttanza” nei nostri confronti e spesso sono i sottomessi invece ad essere attratti da noi. Tra i sottomessi ricordiamoci che ci sono i passivi e gli attivi, la difficoltà maggiore sta proprio nell'individuare queste due differenze.
Sceglieremo quindi quel cucciolo con le predisposizioni che ci interessano. In sostanza sceglieremo un dominante maschio quale futuro “battitore” veloce che faccia da esploratore avendo sicuramente una cerca ampia utilissima per certi tipi di cerca. Diversamente per cerche meticolose in spazi ristretti molto battuti da altri tartufai, sarà più utile una femmina tendenzialmente sottomessa ma attiva che, molto probabilmente, diventerà una canina calma, con cerca meticolosa nei piccoli spazi.

Il prossimo post riguarderà l’accoglienza del nuovo arrivato in famiglia, iniziando dall'analisi della vita del cucciolo all'interno dell’allevamento e al trasporto dalla vecchia dimore alla nostra abitazione.

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