mercoledì 17 aprile 2013

FRITTATA MARZOLINA


Ogni anno non vedo l’ora di preparare una tra le mie frittate preferite, la frittata marzolina.


Si, perché la si può fare solo nei mesi di marzo e aprile, momento in cui sono presenti tutti gli ingredienti.
Servono chiaramente uova fresche di pollaio, non del supermercato, acquistate presso il  nostro socio  che ci rifornisce di pollame e altri prodotti di fattoria.
Serve un cane da tartufi per procurare il tartufo marzuolo, una vanga per scavare i lampascioni (cipollaccio col fiocco o giacinto dal pennacchio), un coltello per raccogliere il finocchio, l’aglio selvatico e gli asparagi selvatici.
Si lavano e si scottano i bulbi dei lampascioni, si tritano e si fanno rosolare in padella insieme all’aglio in olio extravergine di oliva delle nostre colline, si aggiungono i finocchietti e gli asparagi sminuzzati e si fanno cuocere bagnando con del vino bianco. A cattura ultimata si versano le uova, quando saranno rapprese si cosparge la frittata con tartufo marzuolo sminuzzato e si ripiega la fritta a mo’ di saccottino. Si lascia riposare a fuoco spento per alcuni minuti e si serve. Come contorno consiglio una bella insalata di erbe selvatiche.
In pratica serve un’uscita di due tre ore, ci si reca in una tartufaia di marzuolo e, trovati i tartufi sufficienti, si raccolgono tutte le erbe necessarie che sicuramente troveremo nei dintorni della tartufaia.
Un’uscita rilassante, coi primi soli primaverili, immersi nella natura, ci fa ricordare la nostra appartenenza alla terra e alle sue meraviglie...

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