Molto si è scritto sulla scelta della
razza del cane da tartufo e molto ancora si dovrà scrivere.
Senza essere ripetitivo vorrei citare
una vecchia massima che gira un po’ tra i tartufai di tutto il
mondo: “il miglior cane da tartufo è quello che li trova”.
Qualcosa di vero c’è, nel senso che
se impostiamo un vero e proprio “progetto” con tutte le varie
fasi ben ponderate e tutti gli obiettivi intermedi ben raggiunti, il
traguardo finale sarà quello di un cane da tartufi che li trova.
Questo concetto credo sia alla base della differenza tra un cane che
non trova e un cane che trova, ma anche tra un cane che va benino e
un ottimo cane.
La vecchia massima vale sempre, io però
mi sento di poterla modificare e posso affermare: “ Il miglior
cane da tartufo è quello che ha un buon capo-branco che lo conduce”,
escludendo così il cane come variabile determinante e aggiungendo
l’uomo come mezzo per tirar fuori dal cane tutte le sue
potenzialità e indirizzarle verso la cerca dei tartufi.
Da questi presupposti si evince che
l’uomo ha un ruolo determinante. E’ lui che poi va
dall’allevatore ad acquistare il cucciolo e si cimenta
nell’addestramento. E’ sempre lui che sceglie la razza e il
cucciolo all’interno della cucciolata. Se da questo punto inizia il
progetto, il primo obiettivo da raggiungere è quello di portare a
casa un cucciolo con buone potenzialità.
Come ho gia detto gli obiettivi
intermedi devono essere guidati da scelte ponderate, se sbagliamo gia
al primo obiettivo, avremo sbagliato anche tutti i successivi.
Ma come si fa ad orientarsi verso una
scelta ponderata nella razza del nostro cucciolo?
Dobbiamo vagliare tutte le
considerazioni iniziando dalla nostre esperienze passate con i cani.
Il tartufaio navigato, non ha molte
variabili, il suo vissuto da cercatore di tartufo ha determinato una
figura cui gli si addice una piccola cerchia di razze (due-tre al
massimo). Il problema più grosso lo ha chi ha pochissima o
addirittura assenza di esperienza e quindi non sa quale razza gli si
addica.
Non è una decisione facile da prendere
e tanto meno facile da consigliare. Esistono però delle indicazioni
di massima sempre legate alle precedenti esperienze, ad esempio quali
tipi di tartufo si vogliono maggiormente cercare, il tipo di terreno
battuto, l’altitudine in cui viviamo, il tempo che possiamo
dedicare a questa passione, lo spirito con cui affrontiamo il
progetto e non da ultimo l’obiettivo finale da raggiungere.
Come vedete ritorna sempre l’obiettivo
finale, è lui che deve condurci verso le scelte di tutti quanti i
nostri obiettivi intermedi. Per farvi alcuni esempi di come dobbiamo
ragionare posso dirvi che se vogliamo possedere un cane e con questi
trovare anche qualche tartufo senza però aspettarci un fenomeno, può
andar bene qualsiasi razza. Diversamente se l’obiettivo finale è
iniziare a fare il tartufaio sul serio dobbiamo restringere il
cerchio e scegliere tra tre-quattro razze. La scelta finale sarà
determinata dalle capacità addestrative, dall’ambiente praticato e
dal tipo di cerca che interessa al conduttore.
Spesso nella scelta del cane viene da
comportarsi come per altri acquisti. Ovvero si vuole il meglio,
bello, con pedigree, maschio o femmina ha poca importanza, scegliamo
l’allevatore di fama e vogliamo spendere poco. Ascoltiamo consigli
da amici, allevatori, internet ecc.
Sembra di acquistare un’auto….
In sostanza, analizziamo bene la
situazione, fissiamo un obiettivo finale mirato e ponderato,
sceglieremo la razza che per caratteristiche fisiche e
comportamentali è in grado di affrontare la situazione. Scegliamo
con questi criteri il sesso e, aggiungerei, il carattere del
cucciolo. Alla fine di tutte queste considerazioni potrà ad esempio
venir fuori:
Razza lagotto, femmina, sottomessa
attiva, dell’età di tre-quattro mesi (scelta di una persona con
pochissima esperienza che abita in montagna e si dedica al nero
pregiato molto spesso cercando sotto alberi isolati o piccoli
boschetti.
Oppure: Bracco-pointer, maschio,
dominante dell’età di cinque-sei mesi (scelta di un tartufaio
navigato che cerca prevalentemente scorzoni in ampie quercete in
collina).
O ancora: Jack russel femmina che dovrà
vivere in appartamento e per attività ludica del conduttore e del
cane è stata scelta la cerca dei tartufi al marzuolo lungo la costa.
Come vedete è l’obiettivo finale che
determina la razza, il sesso, il carattere ecc. Cani pelosi pacati
per il nero di Norcia in montagna; cani briosi, veloci e a pelo corto
per la cerca estiva in ampi spazi; cane piccolo, femmina a pelo
corto, per facile gestione in casa e non molte pretese in fatto di
tartufi cercati in pineta.
I miei cani sono stati scelti con
questi criteri, ognuno ha la sua “destinazione d’uso” scelta
prima di acquistare il cucciolo.
Il prossimo post riguarderà la scelta
del cucciolo all’interno della cucciolata della razza scelta ( con
ponderatezza e meditazione)
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